E come promesso fanciulle eccovi l'agognato seguito della ff Little Buffy. Ora le cose si faranno un pochino più "adulte", ma per espresso desiderio dell'autrice questa rimane sempre una ff PG 13, quindi non aspettatevi scene troppo esplicite, ok?
Che altro dire? Ah si, come avevo già annunciato in precedenza, ho tradotto questa ff in collaborazione con Lira (io i capitoli dispari e lei quelli pari) e posteremo di conseguenza a turno.
Sperando che anche questa storia vi piacerà, mando un bacione a tutte coloro che ci seguiranno.
Sweet William
By Zarrah
Traduzione by Tizy & Lira
Rating: Pg 13
Disclaimer: Joss, blah, blah, blah, Io, blah, blah, blah, non so, blah, blah.
Situata: Riprende esattamente da dove era finita “Little Buffy”, così per favore andate prima a leggervi quella storia, se non lo avete ancora fatto, almeno non vi troverete completamente persi.
Coppie: Buffy/ Spike
Riassunto: Dopo che le ragazze “rimediano” all’incantesimo su Buffy, Xander scopre che la nuova vicinanza di Buffy e Spike non è stata turbata. Determinato a cancellare i ricordi di Spike dell’evento, arruola l’aiuto di Anya per fare un incantesimo che libererà Spike dai suoi ricordi delle avventure della piccola Buffy, solo che nulla sembra andare bene, specialmente sulla bocca dell’inferno.
A/N: Questa storia mi è girata per la testa per un po’, ed io so che molti di voi l’hanno chiesta, ripetutamente *g*. Spero che sia quello che volevate e che vi possa piacere quanto “Little Buffy”. Questa storia è la quarta che sto cercando di scrivere (in contemporanea) ed è probabile che ritardi, così siate pazienti mentre aspettate i nuovi capitoli. Lavoro più velocemente che posso, ma qualche volta senza volere, la mia musa se ne va ed io devo lottare per trovare qualcosa da scrivere, ma per favore abbiate pazienza. Io NON sono quel tipo di persona che lascia una storia incompiuta – è iniziata, così, come ho detto, per favore sappiate che Tutte le mie storie verranno finite, datemi solo il tempo di farlo. Zarrah ( Nota della traduttrice: quando si dice “le ultime parole famose” *_*)
Link della ff in originale:
http://captivesouls.com/Zarrah/~*~*~*~
(In precedenza)
<< Hey, aspetta un attimo! >> disse Spike, mentre Buffy camminava sul vialetto ridendo. << Tu ricordi! >>La risata di Buffy, avrebbe potuto essere sentita da tutto il cimitero, mentre si allontanava.<< Cacciatrice, torna qui! >> gridò Spike ghignando, mentre guardava Buffy andarsene. Sorrise alla grande, quando comprese che lei ricordava tutto quello che era successo…forse, dopotutto, le cose non sarebbero state così cattive.Capitolo 1Spike rimase fermo sulla porta della cripta, guardando Buffy fino a quando lei non fu più visibile. Aspettò fino a quando non potè più sentire neanche la sua risata, prima di girarsi, con un largo sorriso ancora presente sul volto. Rientrando nella cripta e chiudendo la porta, tornò alla poltrona, gettandosi sopra di peso, la mente che ancora cercava di aggrapparsi ai pensieri su Buffy che ricordava tutti gli eventi della passata settimana.
Aveva sperato che lei ricordasse. Maggiormente importante, aveva sperato che lei non lo considerasse più come un mostro, ma come un uomo, come un suo amico.
Sapeva che il sorriso che aveva sul volto ci avrebbe messo giorni a sparire. Il piccolo bacio che Buffy gli aveva dato sulla guancia, ancora tratteneva una punta del calore delle sue labbra. Gettando uno sguardo nell’angolo dove si trovava il frigorifero, allargò il sorriso, quando vide il disegno fatto con le matite colorate viola, che la “piccola Buffy” aveva fatto per lui. Era l’unico disegno che aveva di lei e lui insieme, sebbene sembrassero più dei bastoni che persone, colorati di viola; il ricordo della luce sul suo volto quando lei glielo aveva presentato, ed il largo sorriso che aveva curvato le sue labbra, quando lui lo aveva preso per portarlo a casa con sé, provocò che il volto gli facesse quasi male dall’enorme sorriso che sembrava non essere capace di cancellare.
Piegando la testa indietro, posandola sullo schienale della poltrona, Spike fissò il disegno. Non era sicuro di cosa fare del fatto che lei aveva tenuto “segreta” la cosa ai suoi amici, ma era contento che avesse deciso di condividerla con lui.
~*~*~*~
<< Allora, è andato tutto bene con Spike la notte scorsa? Niente sensazioni raccapriccianti o qualcosa del genere? >> chiese Willow, quando lei e Buffy si sedettero attorno al grande tavolo da ricerca del Magic Box.
<< No, nessuna sensazione raccapricciante. >> disse piano Buffy. << Davvero, è stato piuttosto carino. >>
<< Davvero? >> chiese Willow, allargando leggermente gli occhi. << Carino come, che lui non ha ringhiato, o carino era lui, beh, essendo bello? >>
Buffy sorrise e incrociò le braccia di fronte a sé e le appoggiò sul tavolo. << Carino come si è svolto, abbiamo parlato. Niente sensazione di imbarazzo o roba del genere. >>
<< Bene, questo è buono. >>
<< Si. >> rispose Buffy vagando con la mente, quando la campanella sopra la porta, fece girare la testa di Willow in direzione del davanti del negozio.
<< Salve signorine. >> disse Xander, sorridendo mentre scendeva gli scalini e si sedeva con un tonfo sulla sedia accanto a Willow. << Che pettegolezzi ci sono per oggi? >>
<< Oh, niente di che. Stavamo solo discutendo che Buffy ha incontrato Spike. >>
<< Sei andata a vedere Spike? >> chiese Xander sorpreso. << Per quale ragione al mondo? >>
<< Per ringraziarlo per tutto quello che ha fatto per lei. >> rispose Willow per Buffy, mentre lei sembrava così persa nei suoi pensieri.
<< Ringraziarlo? >> chiese Xander, le parole che gli uscivano tese << Cosa c’era da ringraziarlo? Per essere stato sempre appiccicato con lascivia per una settimana o per aver cercato di corrompere la mente di una bambina di quattro anni? >>
<< Xan, quando vedrai che è stato molto di più da parte sua di cercare di avere vantaggi? >> chiese Willow, roteando leggermente gli occhi. << Lui è stato là per lei tutta la settimana, e personalmente, penso che tu sei solo geloso che lei voleva passare tutto il suo tempo con lui e non con te. >> aggiunse, ridacchiando al volto torto di disgusto che Xander sembrava avere difficoltà a contenere.
Buffy poteva sentire il loro chiacchiericcio, ma le loro parole andavano completamente perdute, mentre i suoi pensieri andavano ancora una volta su Spike. Lei non era stata capace di pensare a molto altro, da quando era stata “ripristinata” alla solita sé stessa.
Il minuto in cui l’incantesimo era stato rotto e le sensazioni di disorientamento l’avevano lasciata, i sorrisi di tutti i suoi amici l’avevano salutata e lei aveva ricacciato le lacrime di cui non era sicura del perché stessero pungendo i suoi occhi, quando si era resa conto che Spike non era là.
Ricordava ogni minuto del tempo che aveva speso con lui. Via tutto l’unico amore che l’aveva circondata quando era stata “piccola”, l’immagine di Spike seduto a giocare con lei, di lui seduto con lei ogni notte a guardarla dormire e delle ore passate a colorare era l’unico ricordo che riusciva a focalizzare.
Aveva avuto veramente torto su di lui? Era più soltanto di un mostro, come lei gli aveva detto ripetutamente? Conosceva la risposta a quella domanda prima ancora di doverci pensare. Lui non era un mostro. Lui era un uomo che si era innamorato di lei e nonostante la sua scortesia, nonostante il costante ridicolizzare i sui sentimenti; lui le aveva mostrato una parte di sé, che lei non si era mai scomodata a guardare prima.
<< Hey, Buff. Ti va di scendere dalle nuvole e rispondermi? >> le chiese Xander, la testa piegata da una parte mentre la fissava.
Buffy finalmente focalizzò gli occhi, quando la mano di Xander le ondeggiò davanti al volto ed attirò la sua attenzione facendola sorridere, arrossendo leggermente quando comprese che era stata così presa nei suoi pensieri su Spike, che aveva completamente lasciato fuori le altre cose.
Guardando attorno alla stanza velocemente, sperò che il suo volto non fosse rosso come lo sentiva e sorrise leggermente prima di alzare lo sguardo.
<< Ci sei adesso? >> chiese Xander. << Sto cercando di parlarti da almeno cinque minuti. Sei in qualche tortuoso stato di mente adesso di cui sai in cui attualmente ti piace fare la carina con il cattivo non-morto? >>
<< No. >> disse piano Buffy. << Ho solo troppo per la mente questo è tutto. >>
<< Si, probabilmente posso capirlo. Voglio dire, avere Spike attorno è una tortura per ogni mente, senza parlare di come tu praticamente adoravi la terra su cui lui camminava. >>
<< Quello non è stato male. >> disse leggermente Buffy, gettando uno sguardo giù alle mani prima di guardare di nuovo su.
<< Non è stato male? >> chiese Xander, il viso che gli si contraeva di disgusto alla prospettiva. << Avere Spike attorno per più di due secondi è male, lasciarti da sola attorno a lui per ore ed ore. Senza parlare dell’orrida vista di te servile con lui, come se fosse la cosa migliore che sia successa da quando Burger King ha aumentato le misure. >>
Buffy ridacchiò leggermente prima di alzarsi e scuotere la testa. << Io devo andare ragazzi, ci vediamo dopo. >> disse prima di girarsi e avviarsi verso la porta.
<< Okay, mi sono appena perso o fatto qualcosa per cui lei ora mi ignora completamente? >>
Willow nascose il suo sorriso dietro alla mano mentre guardava Buffy uscire dalla porta, prima di girarsi ad affrontare Xander. Lei non era completamente sicura di cosa stava pensando Buffy, ma ebbe un abbietto sospetto quando ricordò il suo “tempo infantile” e Spike che lei che gli stava intorno.
~*~*~*~
Buffy attraversò lentamente l’ultimo cimitero della sua ronda, facendo girare distratta un paletto nella mano. Non aveva incontrato un vampiro in tutta la notte e lei stava diventando ansiosa di poter rilasciare un po’ di stress, che sentiva per quella notte silenziosa dove non arrivava nessuno strisciando.
Il rapido giudizio di Xander, sul fatto che lei doveva essere arrabbiata per aver passato del tempo con Spike, l’aveva confusa su cosa fare. Lei sapeva che i suoi amici vedevano Spike in una luce diversa, come aveva fatto lei stessa fino ad alcuni giorni prima, ma non poteva impedirselo, pensava che c’era di più in lui che loro non si permettevano di vedere.
Certo, lui era un vampiro che aveva ripetutamente cercato di ucciderli, ma fin dal chip, lui era cambiato. Lei non sapeva perché non si fosse mai permessa di vederlo prima, e tutte le parole odiose che gli aveva detto fino ad allora, le dispiacevano.
Sedendosi su una tomba, Buffy sospirò rumorosamente. Girò la testa nella direzione della cripta di Spike e la spinta di andare a vederlo fu forte. Lei non lo aveva mai pagato di una visita soltanto “socievole” e si chiese come lui si sarebbe sentito nell’averne una adesso. Il fatto che “cercasse” di pagarlo di una visita, la stava disturbando più di qualsiasi altra cosa. Lei era arrivata ad abituarsi a vederlo tutti i giorni, per essere onesti, ed ora che era di nuovo la vecchia sé stessa, il bisogno di vederlo era ancora là.
<< Bene, se non è la mia cacciatrice preferita. >> disse Spike, mentre camminava lentamente verso Buffy, una sigaretta che gli penzolava dal labbro. << Fuori per la ronda notturna, vedo. >>
La testa di Buffy scattò da una parte alla sua voce, un piccolo sorriso che le curvava le labbra, mentre Spike si avvicinava. << Ehilà Spike. >> disse, il sorriso che si allargava quando lui si fermò davanti a lei.
Spike fu preso di sprovvista dal sorriso che lei gli stava dando. Sembrava quasi amichevole e quello era un gesto che non si aspettava da questa versione di Buffy. << Hey a te. >> disse, un piccolo sorriso che si accendeva sul suo viso.
Uno scomodo silenzio, precipitò improvvisamente fra di loro ed entrambi distolsero lo sguardo dall’altro. Buffy aveva quasi la tentazione di ridere alle sensazioni goffe che ora sembrava star provando. Non aveva mai sentito il bisogno di provare qualcosa nei riguardi di Spike, ma ora che lui era fermo davanti a lei, doveva chiedersi perché improvvisamente sentiva un piccolo sfarfallio nello stomaco.
<< Allora. >> Cominciò Spike, il silenzio che quasi assordava. << Hai appena cominciato la ronda o la stai finendo? >>
<< Oh, um…solo cominciando. >> mentì Buffy. Lei gli rimandò un piccolo sorriso e si chiese “perché” avesse appena detto quello.
<< Davvero? Ti va un po’ di compagnia? >> chiese Spike con un sorriso, mentre faceva cadere a terra la sigaretta finita e la schiacciava sotto il piede.
<< Si, presumo di si. >> disse Buffy, saltando giù dalla tomba su cui era seduta. << Andiamo. >>
Spike non poteva nascondere il suo sorriso, quando affrettò il passo per stare accanto a lei, mentre si avviavano attraverso il cimitero. Non avrebbe mai pensato che lei gli avrebbe accordato la possibilità di starle davvero vicino, non che quella ronda fosse qualcosa per cui eccitarsi, ma lei non aveva mai voluto il suo aiuto a meno che un grosso cattivo non fosse in libertà. Il fatto che lo stesse prendendo per la ronda, solo per compagnia, gli fece gonfiare il cuore e seppe che si sarebbe innamorato di lei ancora di più di quanto non lo fosse già, se lei continuava a fare la carina con lui.
Buffy era ammutolita. Non aveva idea di cosa dirgli. Perché sentirsi improvvisamente nervosa era troppo, ma ad essere onesti, le piaceva la sensazione, non che lo avrebbe mai ammesso con chiunque, tuttavia.
<< Allora, che fa la briciola? >> chiese Spike, il silenzio che iniziava ad infastidirlo.
<< Oh, lei sta bene. >> rispose Buffy. << Beh, penso sia ancora un po’ sconvolta di quando mi hanno fatto tornare, ma ce la sta facendo. >>
<< Bene, non che non tenessi alla piccola te, ma sono piuttosto contento di riavere la versione adulta in giro. >>
Buffy girò la testa, gettando un veloce sguardo verso di lui e rigirandosi con un sorriso, quando vide l’espressione del suo volto. Sapeva che era probabile che lui sentisse l’accelerazione del suo battito cardiaco, ma al momento, lei non riusciva a trovare una ragione per curarlo. Il quasi “sguardo da cucciolo” che lui le aveva sempre dato che di solito l’esasperava, le aveva solo fatto battere il cuore, e la sensazione la fece avere le vertigini, con la possibilità che solo una settimana prima, l’avrebbe voluto impalettare per sicurezza, adesso era un cambiamento piacevole che guardava con ansia.
~*~*~*~
Dawn, guardò dal divano verso la porta anteriore quando questa si aprì, ed il suo volto si rannuvolò quando vide Willow, invece di Buffy. Aveva posticipato intenzionalmente il tempo di andare a dormire per avere una discussione con sua sorella, sul suo cambiamento improvviso del comportamento e sui suoi sentimenti verso Spike, ora che era tornata la normale sé stessa.
<< Hey Downie, dov’è Buffy? >> chiese Willow, mentre entrava nel soggiorno, finalmente convinta di aver bisogno di avere una conversazione con la sua migliore amica.
<< Non è ancora tornata dalla ronda. >> le disse Dawn, girando la testa per guardare di nuovo la TV.
<< Davvero? >> chiese Willow sorpresa. << E’ fuori da ore. >>
<< Lo so. >> disse Dawn e tornò a guardare Willow. << Non pensi che le sia successo qualcosa, vero? >> le chiese, preoccupandosi improvvisamente.
<< No. >> Willow la rassicurò con un sorriso. << Buffy sa prendersi cura di sé stessa. >>
<< Beh, lo so, ma lei è stata un po’ fuori ultimamente, forse se lei non stesse pensando chiaramente allora qualcosa… >>
<< Shhh. >> disse Willow, alzando la mano e zittendo Dawn. << Lo senti? >>
Dawn si sedette e premette il pulsante del mute sul televisore, ed ascoltò in silenzio per vedere cosa Willow avesse sentito. Le labbra le si curvarono in un sorriso, quando sentirono il suono soffocato della risata di Buffy. << Suona come se stesse venendo da fuori. >> bisbigliò Dawn, gli occhi brillanti mentre si alzava dal divano.
Willow le ghignò, quando seguì Dawn in cucina, la risata di Buffy che aumentava di volume mentre loro entravano. Era passato molto tempo dall’ultima volta che l’aveva sentita davvero ridere ed il suo di essa, fece chiedere ad entrambe a cosa fosse dovuta.
Camminando piano verso la porta posteriore, Willow e Dawn sbirciarono fuori di nascosto e rimasero sorprese nel vedere Buffy e Spike seduti sugli scalini. Entrambi avevano sorrisi enormi sui loro volti e Buffy stava ancora ridendo. Il fatto che fosse con Spike era già abbastanza strano, e lo fece sembrare di più il fatto che lei apparentemente fosse felice con sé stessa.
<< Bene, sembra che qualcuno avrà delle spiegazioni da dare. >> disse Willow, ghignando mentre guardava i due sul portico posteriore che ridevano. Sul suo volto irruppe un sorriso, all’apparente felicità di Buffy, ma precipitò via presto, quando ricordò la fonte della suddetta felicità.
<< Di cosa pensi che stiano parlando? >> chiese Dawn, il volto illuminato dalla massima felicità, per la nuova scoperta dell’amicizia che Buffy aveva apparentemente trovato con Spike.
<< Non ne sono sicura, ma lo scoprirò. >> disse Willow, mentre avanzava verso la porta e ne afferrava il pomello.
Buffy si asciugò le lacrime dagli occhi, mentre tentava di calmare le risate. Il racconto di Spike, della reazione di Xander, quando l’aveva chiamato “imbecille”, ed il suo prenderlo a calci, era stato molto più divertente di quando l’aveva raccontato Xander stesso. Infatti, a sentire come lo diceva Spike, l’intera avventura avrebbe potuto diventare uno spettacolo televisivo molto divertente. Aveva passato la maggior parte del suo tempo con lui, così aveva più storie da raccontare di tutti i suoi amici messi insieme.
<< Bene, ti sembra questa l’ora di tornare? >> disse Willow, piegata contro il vano della porta, le braccia incrociate sul torace. << Eravamo preoccupate a morte per te. >>
Sia Buffy che Spike girarono la testa verso la porta, nessuno di loro due aveva sentito quando Willow aveva aperto.
<< Oh, hey Will. >> disse Buffy velocemente, alzandosi. << Non è piuttosto tardi? >> chiese, vedendo Dawn che stava dietro all’amica.
<< E’ mezzanotte passata, da quando una ronda prende sei ore? >> chiese Willow, il sorrisino pungente sulle labbra che diventò doloroso, quando lo dovette nascondere.
<< E’ mezzanotte? >> chiese Buffy scioccata. << Dawn, perché sei ancora alzata, domani non è giorno di scuola? >>
<< Ti stavo aspettando, dove sei stata? >> disse Dawn, guardando da Buffy a Spike. << C’era qualcosa di brutto a giro stanotte? >>
<< Um, no, niente roba brutta. >> disse Buffy, gettando uno sguardo verso Spike. << E’ passata la tua ora di andare a dormire, vai a letto. >>
Dawn, prima roteò gli occhi e poi abbassò le spalle. << Va bene, come vuoi. >> borbottò. << Notte, Spike. >> disse prima di girarsi ed attraversare la cucina.
Spike sorrise dopo aver dato la buonanotte a Dawn. Era ancora su di giri per aver passato le ultime ore con Buffy, ed ora che Willow l’aveva informato che Buffy era fuori da sei ore, capì che lei aveva allungato la sua ronda. Il pensiero di lei che lo faceva per passare del tempo con lui, gli diede un frammento di speranza che le cose erano cambiate, ma la storia fra di loro non gli permise di far salire molto le sue speranze.
<< Allora, dove sei stata? >> chiese di nuovo Willow, guardando Buffy. << Sei andata via sei ore fa. >>
Se là ci fosse stata una pietra abbastanza grossa, Buffy ci sarebbe decisamente strisciata sotto. Aveva detto a Spike di aver appena iniziato la ronda, ed ora lui poteva venire a sapere che aveva mentito. << Um, solo la ronda, ha preso più tempo di quello che mi aspettavo. >> disse.
<< Uh huh. >> disse Willow, un sorriso che finalmente eruttava sul volto. << Bene, io vado a letto. Buona notte a tutti e due. >>
Buffy e Spike diedero la buona notte e guardarono Willow che rientrava in casa e chiudeva la porta. Il silenzio impacciato che aveva richiesto un po’ di tempo per essere finalmente superato, riemerse, quando Buffy si girò lentamente ed affrontò Spike.
<< Bene, immagino sia meglio se rientro. >> disse lei piano, incapace di tenere a lungo il contatto visivo con lui.
<< Si, mi sembra che avrai qualche spiegazione da dare. >>
Gli occhi di Buffy si allargarono. Lui sapeva che aveva mentito sulla ronda, e che lo aveva detto per passare del tempo con lui.
<< E’ stato un piacere per me, non essere stato preso solo per uno svago momentaneo. >> disse Spike sorridendo, sapendo che la sua espressione da cerbiatta presa dai fari, era dovuta alla “ronda di sei ore” che aveva fatto, e non per essere stata sorpresa con lui. << Alla prossima, Buffy. >> aggiunse, prima di sorridere e scendere gli scalini.
<< Buona notte Spike. >> disse Buffy, mentre lo guardava camminare verso lo steccato e le ombre. Buffy rimase là ferma, cercando di vederlo e tentando di capire come spiegare la sua assenza a Willow, prima di girarsi finalmente verso casa. Aprendo la porta, entrò dentro, girando il chiavistello per chiudere la porta prima di spengere le luci e avviarsi per la scala. Il piccolo sorriso che era stato inciso sul suo volto per tutta la sera, salì di nuovo, mentre girava l’angolo della sala da pranzo e si faceva strada verso i gradini.
<< Okay, signorinella, spiffera… >> disse Willow, quando Buffy avanzò sul primo scalino e guardò su.
Buffy sobbalzò spaventata nel vedere Willow, appollaiata sull’ultimo scalino che sorrideva come lo Stregatto* e la guardava. << Spiffera cosa? >>
<< Spiffera perché ti ci sono volute sei ore per una ronda che normalmente te ne prende solo un paio, ed il fatto che ti ho trovata a fare l’amichevole con Spike sul portico di dietro, al buio, aggiungerei. >>
Buffy allontanò lo sguardo, il labbro inferiore preso fra i denti, mentre saliva gli scalini. << Um, nessuna ragione per la lunga ronda e semplicemente ho incontrato Spike. >> disse mentre saliva velocemente e Willow si alzava.
<< Si, e cosa erano quelle risate felici che voi due stavate facendo? >>
<< Cosa, è un crimine adesso ridere? >> chiese Buffy, accelerando il passo con Willow giusto ai suoi talloni.
<< No, non è un crimine, a meno che non fosse con qualcuno che solo la settimana scorsa odiavi. >>
Buffy si fermò sulla porta, la mano sul pomello mentre si girava per guardare Willow. Sospirò leggermente, il sorriso sul viso di Willow le diceva che lei sapeva molto di più di cosa lei provasse, di quando le sarebbe piaciuto. << Posso aver sbagliato. >> disse piano, guardando verso il pavimento. << Lui non è veramente più quel cattivo che era una volta, tu dovresti saperlo. >>
<< Davvero? >> chiese Willow. << E come lo conosci “bene”, adesso? >>
Buffy guardò su, un piccolo sorriso sul volto. << Parleremo di questo domattina, sono veramente stanca. >>
Willow ridacchiò e scosse la testa. << Ricordi tutto, non è vero? >>
Il sorriso di Buffy fu l’unica risposta di cui ebbe bisogno, ma il piccolo “sì” che Buffy rilasciò, fece ridere Willow. << Voglio tutti i dettagli domani, li avrò? >>
<< Forti e chiari. >> disse Buffy, aprendo la porta ed entrando. Si appoggiò contro la porta, quando la chiuse dietro di sé, rivedendo la serata nella sua mente. Sorrise, quando i ricordi tornarono. Era stata la migliore serata in cui si era divertita. Non riusciva a ricordare l’ultima volta in cui aveva davvero riso e si era sentita così bene.
Togliendosi i vestiti, Buffy afferrò la camicia da notte e l’indossò prima di andare alla finestra. Afferrando la cordicella, la tirò per chiudere fuori la luce fastidiosa del lampione, ma si fermò quando uno scintillio rosso sotto l’albero, attirò la sua attenzione. Sorrise, quando lo vide diventare più brillante, prima di cadere a terra e spengersi. << Buona notte Spike. >> disse piano, sapendo che lui era là, a guardarla ancora mentre dormiva.
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(*) = Il gatto del Cheshire, o Stregatto, è un personaggio inventato da Lewis Carroll ed apparso per la prima volta nel 1865 in Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie. E’ rappresentato come un gatto allucinato e strano sempre con un ampio sorriso di chi la sa lunga in volto.
Beh che ne dite dell'inizio?